modelexpoitaly, le aree prova…

Il #modelexpoitaly che si è svolto a #veronafiere nel week end del 4 e 5 marzo ha un padiglione, il 7, interamente dedicato al modellismo dinamico.
Stand espositivi, stand di vendita e aree prova sono il focus di questa parte di fiera.
La zona più viva e ricca di appassionati è l’area slot gestita da Policar, marchio di Slot.it.
Caratteristica di questa pista è che le macchine sono quelle dell’azienda che le mette a disposizione dei curiosi, cosa che non succede nelle aree del radiocomando.
Se da un lato la cosa è comprensibile dall’altra, ancora una volta, non si abbatte quel gap pubblico-appassionati che… Eppure, tramite i distributori presenti in fiera qualche cosa di provabile, con i dovuti tagli di potenza, secondo me era possibile trovarlo.
Un’occasione persa per far provare a possibili appassionati i modelli pista o off road.

Il padiglione 7 è suddiviso in varie aree, la prima, che non mi interessa è quella dedicata al volo, una seconda è dedicata ai monster. A me non interessano ma sono di effetto e catturano il pubblico. Vedere una macchina saltare in alto a circa 2,5 metri di altezza, atterrare sulle sue ruote e riprendere la marcia c’è poco da fare! Anche se non è una delle categorie seguite da RC-Drive, 5 minuti a guardare questi “pazzi” li ho fatti e non mi sono annoiato!
A questo punto non resta che andare a vedere le piste del mio “target”.

Area scaler
In questa area si fa sul serio, è la più organizzata. Piloti di altissimo livello, organizzazione rodatissima, sassi, terra, porte e tanto divertimento… anche quando si dovrebbe essere concentrati! La gara si svolge su una piccola porzione di area, mentre tutto il resto è a disposizione di chiunque, per provare i propri mezzi. Non ci sono pause, quindi non c’è tempo per annoiarsi da bordo pista se si fa parte del pubblico.

Area drift
La categoria che mi affascina sempre, ma che non pratico da troppi anni è quella che ha la miglior coreografia. Macchine spettacolari, carrozzerie in stile drift, colorate, vive, bellissime da vedere nella loro cattiveria fatta di parafanghi allargati e ruote con 7° di camber all’anteriore per cercare la sbandata perfetta, magari sfiorando il muro. Traversi lunghi e lenti, luci sui modelli, musica… insomma l’intrattenimento per i curiosi è assicurato.


Come dico sempre… se trovassi un club in zona un pensierino lo farei volentieri per un mezzo di questi.
Due piste, una di prova sempre piena e una di gara dove, con i dovuti tempi gara, si sono viste evoluzioni di tutto rispetto… anche i twin tipici della categoria, dove a sfidarsi a chi la intraversa meglio sono due auto appaiate che devono copiarsi a vicenda nelle mosse.

Area rally
Qui c’è da abusare di superlativi per l’impegno profuso in una categoria troppo spesso poco considerata o maltrattata, limitata e consegnata a contorno di gare touring. 
Oggi qui si vede il vero Rally, auto solo simil touring, con assetti, gomme e carrozzerie specifiche si sfidano su terra tra traversi e spazzolate con l’obiettivo di precedere l’avversario sul traguardo finale. Motori non esagerati le rendono guidabili e belle da vedere.

Area Formula
AMSCI ha sostituito ACI-Sport nella gestione e organizzazione della gara in fiera di pista elettrico. Rispetto quando visto lo scorso anno gli organizzatori materiali sono stati gli stessi, ma questa volta hanno l’esperienza degli errori subiti lo scorso. La pista oggi si presenta decente.

La pura gestione verifiche e gara è stata molto simile, pochi controlli fatti in leggerezza e tranquillità. Oggi però c’è un palco guida ben fatto e ci sono dei cordoli quasi inamovibili offerti da WRC-Racing, due piccole cose che hanno fatto una grande differenza.In pista principalmente F1 e FWD (che non ho fotografato, ho una certa insofferenza alle colorazioni tinta unita, magari anche senza fari… piuttosto fatele sbavate, di colori improbabili…) in lotta per il campionato nazionale amsci.
Il pubblico… per gli standard di queste categorie tanto! Rispetto le altre aree pagano i tempi gara poco compatibili con le esigenze della curiosità di chi è di passaggio. Le carrozzerie non accattivanti, fatta eccezione per le F1 storiche è palese. È evidente più che mai che la velocità in pista non è sempre sinonimo di appeal sul pubblico.

testo e foto di Andrea Brianza

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